La pandemia mondiale del 1918 – Seconda parte: gli inevitabili “Coolies cinesi”
By CptHook On Dic 24, 2020 3,257
Ospedale
dell'Esercito no. 4, Fort Porter, NY, durante la pandemia influenzale
1918-1919.
Larry Romanoff – 18 dicembre 2020 – The UNZ Review
Nota:
ho ritenuto utile dividere l’articolo originale in due parti distinte,
fondamentalmente perché, secondo me, Romanoff tratta due diversi aspetti che è
consigliabile esaminare separatamente. Il primo ha valenza decisamente
storico-medica, il secondo invece è maggiormente correlato ad una specie di
antenato delle attuali “fake news”.
***
C’è
un altro aspetto che merita di essere menzionato: il tentativo di alcuni di
addossare la colpa di questo evento alla Cina. L’accusa in sé è troppo stupida
per poterla confutare, ma la tratterò brevemente perché è un elemento di una
vasta categoria della storia che richiede una rivelazione pubblica – quella
della tratta ebraica degli schiavi.
Il
collegamento tra questo argomento e la pandemia del 1918 è la teoria enunciata
per la prima volta da Mark Humphries, uno storico della Memorial University of
Newfoundland in Canada, che [nel 2014] scrisse che recenti scoperte
confermavano che una delle storie collaterali della guerra – la mobilitazione
di 96.000 lavoratori cinesi mandati a lavorare dietro le linee britanniche e
francesi sul fronte occidentale della prima guerra mondiale – potrebbe essere
stata la fonte della pandemia. Mentre Humphries riconosce che la sua ipotesi
attende una conferma, il National Geographic non poteva aspettare e, in un
articolo scritto da Dan Vergano, ha pubblicato l’accusa definendola “quanto
di più simile ad una pistola fumante uno storico possa trovare“.
Non
sarebbe così male, ma questo è solo l’1% del quadro dei “lavoratori” cinesi che
lavorarono “dietro le linee” nei posti più strani del mondo. Bisogna dire che
“l’Internazionale Ebrea” (definizione di Henry Ford, n.d.t.) , responsabile del
secolo dell’oppio in Cina (con Rothschild, Sassoon, Kadoorie, Hardoon e molti
altri) è stata anche responsabile del rapimento e del trasporto, come schiavi,
di milioni di cinesi dal Fujian e dal Guangdong per almeno 150 anni; il motivo
per cui abbiamo cinesi in tutto il mondo.
Pochi
sanno che il Canale di Panama è stato costruito principalmente da schiavi
cinesi rapiti da mercanti di schiavi ebrei e spediti in America Centrale.
Questo è il motivo per cui ancora oggi più del 10% della popolazione di Panama
è cinese. Lo stesso vale per la Grande Ferrovia di Panama, documentata in modo
interessante dalla storia che dopo il completamento tutti i cinesi si sarebbero
suicidati. La storia narra che una volta costruita la Ferrovia, i “lavoratori”
cinesi iniziarono a fumare oppio e tutti si suicidarono, alcuni apparentemente
tagliandosi la testa. Come direbbe James Bond: “Beh, è un bel trucco”. Devo
però far notare che gli effetti del fumo di oppio sono pacifici, non violenti,
e nessuno è in grado di tagliarsi la testa, impalare quella stessa testa su uno
spuntone o impiccarsi con i propri capelli.
È
stato lo stesso con le ferrovie sia in Canada che negli Stati Uniti, dove (come
per la banca HSBC) i nomi erano scozzesi ma i soldi erano tutti ebrei, e per
loro ed i loro amici migliaia e migliaia di cinesi furono rapiti e mandati in
Nord America per costruire le ferrovie – dopo di che, la maggior parte fu
massacrata.
Il
collegamento con la pandemia del 1918 è costituito dai circa 150.000
“lavoratori” cinesi che, “volontariamente”, partirono dallo Shandong [Shantung]
verso l’Europa per “collaborare” allo sforzo bellico. Già questo, di per sé, è
ridicolo. I cinesi dello Shandong avevano abbastanza problemi con gli ebrei che
vendevano oppio e i giapponesi che divoravano il loro paese, per preoccuparsi
di una stupida guerra dall’altra parte del mondo. Quello che è successo è stato
che “l’Internazionale Ebrea” si era radicata così a fondo in Cina al punto da
controllare Chiang Kai-Shek e, cosa ancora più importante, T. V. Soong,
formatosi a Harward e, dopo aver fondato una banca centrale di proprietà dei
Rothschild, stava saccheggiando ogni centesimo dalla Cina. In mezzo a tutto
questo, e con la guerra ormai diventata una realtà, Chiang e Soong furono
convinti a rapire altri cinesi per usarli come schiavi e come carne da cannone
per la loro guerra in Europa. Chiang assecondò, e i cittadini cinesi furono
arruolati con la forza, come sempre.
Furono
prima inviati in Canada, trasportati attraverso il paese fino all’Atlantico e
poi spediti in Europa dove morirono quasi tutti. Questo è il problema. Gli
“storici” (principalmente ebrei) hanno scoperto improvvisamente che i cinesi
spediti in Canada e in Europa arrivarono non solo con i loro bagagli, ma anche
con “l’influenza spagnola”, pronti a contagiare il mondo. Le prove documentali
sono naturalmente inesistenti, ma i romanzi storici ebraici raramente si basano
su prove. Uno storico ebreo ci dice che all’epoca la Cina soffriva di qualcosa
che “doveva essere proprio” l’influenza spagnola, con almeno 150 miglia intorno
alla Grande Muraglia in cui si riscontrava questa infezione. Ebbene, il clima
invernale di Pechino è come tutti gli altri climi freddi del mondo, cioè con
raffreddori e influenza in inverno, quindi niente di speciale qui. Ma quello
che abbiamo avuto in realtà è stato un cinese al miglio zero, uno al miglio 150
e uno al miglio 300, e quindi abbiamo cinesi infetti per almeno 300 miglia.
La
parte successiva ci dice che quando i cinesi “infetti” si trovavano in Canada
in attesa del trasporto verso l’Europa, furono ospitati in campi di
internamento “circondati da filo spinato”. Peggio ancora, durante il viaggio di
8.000 km. in treno attraverso il Canada, le loro carrozze erano chiuse a chiave
per proteggerli dal “sentimento anti-cinese”. Carino. Vuol forse dire che, come
nel selvaggio West americano, bande di predoni canadesi a cavallo avrebbero
inseguito i treni per abbordarli e picchiare gli odiati passeggeri cinesi? Non
esisteva alcun sentimento anti-cinese che giustificasse misure così assurde. I
cinesi erano sì in carrozze chiuse a chiave, e per lo stesso motivo si
trovavano in campi di internamento con filo spinato: così quegli ingrati
schiavi rapiti non potevano fuggire.
La
teoria è ulteriormente impreziosita dall’assunto che molti dei cinesi rapiti
erano malati, convenientemente affetti dall’influenza spagnola e poi
trasportati dalla Grande Muraglia all’Europa. Nessuna indicazione di come la
malattia sia migrata a Fort Riley. E, naturalmente, la ragione per cui
l’influenza spagnola non colpì la Cina fu perché tutti i cinesi erano già stati
infettati e ne erano immuni.
Sono
sempre stato un fan della fantascienza, ma mi viene fatto di pensare che la
fantascienza medica può essere ancora più eccitante.
Oggi
ci si sforza tanto – da parte degli storici ebrei – di attribuire “l’influenza
spagnola” ai cinesi, quanto ci si sforza di attribuire la peste bubbonica
europea ai cinesi – da parte degli stessi storici ebrei. Questo deve davvero
finire, e il metodo migliore è quello di nominare e identificare tutti i
responsabili. Forse è finalmente arrivato il momento che il mondo conosca la
verità su molte cose.
Link: https://www.unz.com/lromanoff/the-1918-rockefeller-us-army-worldwide-pandemic/
Scelto
e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte
Gli scritti di Larry Romanoff sono stati tradotti in 28 lingue e i suoi articoli sono stati pubblicati su più di 150 siti web di notizie e politica in lingua straniera in più di 30 paesi, oltre a più di 100 piattaforme in lingua inglese. Larry Romanoff è un consulente di gestione in pensione e un uomo d’affari. Ha ricoperto posizioni dirigenziali di alto livello in società di consulenza internazionali, ed è stato titolare di un’attività di import-export internazionale. È stato visiting professor presso l’Università Fudan di Shanghai, presentando casi di studio in affari internazionali alle classi senior EMBA. Romanoff vive a Shanghai e attualmente sta scrivendo una serie di dieci libri generalmente legati alla Cina e all’Occidente. È uno degli autori che hanno contribuito alla nuova antologia di Cynthia McKinney “Quando la Cina starnutisce”. Il suo archivio completo può essere consultato su https://www.moonofshanghai.com/ e http://www.bluemoonofshanghai.com/:
Conttato email:2186604556@qq.com.