Propaganda e Media (Parte 4) –Tutto quello che dovete fare è pensare
Di Larry Romanoff, 5 giugno
2021
Traduttrice: Elvia Politi
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ITALIANO
SPANISH
Se fossi un dittatore, come
prima cosa ordinerei ad ogni adulto di seguire almeno un corso universitario di
logica. Nel mondo di oggi, con quello che è essenzialmente un fattore
internazionale e criminale di controllo (fattore che gestisce efficacemente la
percezione pubblica attraverso l’influenza sui mass media), i lettori
trarrebbero immensi benefici da un po’ di conoscenza dei principi della logica.
La questione principale è che
la logica si occupa della scienza pratica del ragionamento (verità e validità
degli argomenti) ma gli attuali processi mentali che noi utilizziamo nel
ragionamento risiedono nell’area della psicologia (non della scienza), spesso
non sono validi e portano a conclusioni che non sono vere. E’ quest’ultima che
i propagandisti mediatici utilizzano per violentare la prima: sfruttano i
nostri processi di ragionamento psicologico per portarci a false conclusioni,
mascherando le loro tattiche in modo che rimaniamo inconsapevoli dell’inganno.
Gran parte di queste tattiche sono sorprendentemente semplici.
Una di queste è quella di
associare un argomento ad una persona famosa o ad un principio che ha una
corrispondenza religiosa o politica. Una dichiarazione tipo “ogni americano
patriottico sarà d’accordo su…” è spesso sufficiente per portarci ad una
conclusione sbagliata, nonostante il nostro intuito ci dica che c’è qualcosa
che non va. Un’altra tattica utilizzata molto spesso è quella di attaccare il
personaggio, o l’autorevolezza dell’autore, o anche il tono di come scrive,
senza in realtà affrontare l’essenza della questione, ma di fatto evitando
precisamente di affrontare la questione. Se riesco a mettere in
discussione il tuo personaggio, molti lettori non terranno in considerazione
ciò che dici.
Ed è sorprendente come spesso,
semplicemente affermando il contrario senza alcuna prova a sostegno, sia
sufficiente per deviare il nostro ragionamento dalla verità: “ha esposto la
teoria, ora smentita, che…”, senza alcuna prova che la teoria sia stata di
fatto smentita, né da chi, né su quali basi.
Mi concentrerò ora, facendo
degli esempi, su due tattiche fondamentali nella falsa logica della propaganda
dei media. La prima è quella sorprendentemente semplice di associare una bugia
alla verità. I nostri processi di ragionamento psicologici riconoscono prima
un’affermazione come vera, poi accettano automaticamente una bugia associata
come se fosse vera anch’essa. La seconda è l’uso delle affermazioni che
sembrano almeno plausibili ma che poi vengono seguite da un vuoto di
informazione, costringendoci ad accettare o a rifiutare completamente
l’affermazione senza però darci le basi con cui farlo. Quasi inevitabilmente
gli ignari lettori accetteranno come vere tali affermazioni non dimostrate,
nonostante la totale mancanza di prove.
La maggior parte
dell’informazione che ci viene presentata sotto forma di ciò che chiamiamo “la
narrativa ufficiale” di così tanti eventi geopolitici, è quasi puerile per come
viene presentata, eppure è fatta in maniera così intelligente dagli esperti di
propaganda che ne scaturiscono poche critiche manifeste, e il pubblico sembra
accettare le storie nonostante i grandissimi e lampanti difetti. Questa è la
ragione per cui gli articoli dei media non contengono nessun, o quasi,
dettaglio: se non viene fornita alcuna informazione, non c’è nulla che si può
contestare o attaccare; senza dichiarazioni non sorge alcuna resistenza.
Abbiamo, quindi, delle
affermazioni che si riferiscono alla “crescente militarizzazione da parte della
Cina dei Mari Cinesi Meridionali” ma senza alcuna informazione, alcun dato,
alcuna documentazione al di fuori di questa vuota dichiarazione. Ai lettori
rimane la scelta se accettare o respingere la dichiarazione stessa ma, fatti
salvi i lettori informati, senza gli elementi fondamentali per scegliere a
causa della totale mancanza di informazione. E, tradizionalmente, se il
pubblico trova questa affermazione in cinque o sei diversi fonti di
informazione, tenderà ad accettarla come vera, nonostante l’assenza completa di
prove. Ancora peggio, è stato più volte dimostrato che le grandi bugie vengono
accettate più facilmente di quelle piccole. Questa è l’eredità lasciata da
Freud, Bernays e Lippman, cioè la facilità di “tirare i fili che controllano la
pubblica opinione”, purché si controlli il microfono.
Di solito, la “narrazione
ufficiale” contiene una semplice affermazione vera o almeno appena plausibile,
che tendiamo ad accettare intuitivamente come vera. Come ho osservato, una
delle tattiche più intelligenti nella propaganda è di abbinare una bugia ad una
verità. I lettori o spettatori superficiali o distratti non riusciranno a
notare quasi mai l’impressionante mancanza di logica e la discontinuità del
ragionamento nell’informazione che stanno accettando come vera.
Guardate questo esempio tratto dalla CNN:
“L’ambizione della Cina è di
rendere la ferrovia ad alta velocità la modalità preferita per i viaggi interni
di lunga distanza ma [la Cina lo sta in realtà facendo perché] le ferrovie ad
alta velocità sono il simbolo del potere economico del paese… della crescente
prosperità… [e] dell’influenza politica” (1) . In altre parole, la Cina sta
costruendo la sua rete di treni ad alta velocità per a) mettersi in mostra e b)
per guadagnare influenza politica su altre nazioni. Una bugia combinata a una
verità. La prima affermazione è vera (la Cina sta rendendo il treno ad alta
velocità la modalità preferita per viaggiare) ma le affermazioni aggiunte sono
spazzatura, affermazioni offensive presentate senza uno straccio di prova a
sostegno. Ma nella logica mentale di un lettore non istruito, anche la bugia
collegata alla verità viene generalmente accettata, senza riserve, come vera.
Qui c’è un altro estratto dalla
CNN, con affermazioni ancora più sorprendenti:
“Uno studio del Pew Research di
fine 2020 ha rilevato che in ciascuno dei 14 paesi di Europa, Nord America e
Asia orientale in cui è stato effettuato il sondaggio, la maggioranza ha una
opinione negativa della Cina. Ma le opinioni sulla Cina stavano peggiorando
anche prima della pandemia…. e [questo è iniziato] nel 2019 quando i più alti
diplomatici [cinesi] hanno cominciato a denunciare in modo aggressivo i
presunti insulti alla Cina durante le conferenze stampa o sui social media”
(2). Vedete che cosa è successo? I media di proprietà ebraica e
(principalmente) i giornalisti ebrei si sono accaniti contro la Cina per tutto
il 2020, e il Pew ha allegramente osservato che tutti i paesi del sondaggio
avevano una opinione negativa della Cina. La ragione, però, di questa opinione
negativa non era dovuta agli attacchi incessanti fatti alla Cina sui media
pubblici ma, invece, ai diplomatici cinesi che “denunciavano in modo
aggressivo” queste false dichiarazioni e gli insulti. Una bugia abbinata ad una
verità. La prima dichiarazione dei sondaggi è indubbiamente vera ma la
dichiarazione collegata è ovviamente una fesseria: eppure, di solito i lettori
accettano come vero l’intero paragrafo. Quindi, la ragione per cui io non
piaccio alle persone non è perché tu pubblichi delle bugie sul mio conto ma
perché io protesto contro le bugie che tu dici.
I due esempi, scelti tra le
migliaia di simili che ho nei miei file, sono semplicemente letteratura
dell’odio, che prepara il pubblico ad accettare una dura azione politica o militare
basata sulla “morte dai mille tagli”. Ma c’è un’altra categoria potenzialmente
molto più grave, quella cioè della copertura dei crimini commessi dalla nostra
Congrega Internazionale di Banditi. Le tattiche della propaganda e la
devastazione della logica sono molto simili, così come l’ingenua credulità dei
lettori. In questi casi, abbiamo anche a) una frase semplice che sembra
intuitivamente plausibile, b) una completa mancanza di informazione e dettagli,
e c) una ridicola conclusione presentata apertamente o almeno insinuata, ma
totalmente priva di basi. Cioè, per dirla diversamente, una bugia abbinata ad
una verità.
Di seguito, ho raccolto alcuni
tipici esempi esemplificativi e mi sono sorpreso vedendoli tutti riferiti ad
attacchi biologici. Ciascuno di essi è un sorprendente esempio di una
“narrazione ufficiale” che non può essere vera, ma che è fatta in maniera così
intelligente che nessun evento ha sollevato alcun dubbio nel vasto pubblico dei
mass media. Quasi sicuramente ciascuno di essi è un esempio di gravi crimini
perpetrati dalla Congrega Internazionale di Banditi e che sono stati nascosti
dai loro amici dell’informazione, ma nessuno sembra essersene accorto. Questo è
il potere della propaganda intelligente. Da qui, il sottotitolo di questo saggio:
tutto quello di cui avete bisogno è pensare. Esaminiamoli uno a uno.
L’afta epizootica nel Regno Unito
Nella parte 1 di questa mia
serie di articoli, ho accennato alle due epidemie di afta epizootica che hanno
portato all’abbattimento di milioni di capi di bestiame e alla bancarotta della
maggior parte dei piccoli allevatori. Ne ho parlato in maniera dettagliata in
un articolo precedente (3) che vi suggerisco di leggere. La narrazione
ufficiale disse che degli “attivisti per i diritti degli animali” erano entrati
nei laboratori biologici di Pirbright e Porton Down, avevano rubato “alcune
fiale” dell’agente patogeno (notate la contestualizzazione) e lo avevano sparso
in tutto il paese. Questa è la nostra semplice affermazione che sembra
intuitivamente plausibile, ma che viene presentata senza alcuna informazione o
dettaglio. La “verità” era lo scoppio della malattia, la bugia collegata
riguardava i responsabili.
Comunque, sia Pirbright che
Porton Down sono laboratori militari di armi biologiche di livello 4,
sorvegliati 24 ore su 24. Nessun “attivista”, animalista o altro sarebbe
riuscito a penetrare all’interno di una tale struttura senza essere ucciso.
Secondo, una “fiala” è una piccola bottiglia di vetro che contiene forse 10 ml
di fluido, qualcosa che puoi facilmente mettere in tasca. Ma il mortale agente
patogeno è stato diffuso in tutta l’intera nazione e ha infettato molti milioni
di capi di bestiame, il che avrebbe richiesto diverse centinaia di litri
dell’agente patogeno. Non puoi farlo con una “fiala” e non la puoi trasportare
in bicicletta. Abbiamo, quindi, i nostri attivisti per i diritti degli animali
che si avvicinano ad un ambiente proibito, off-limits e a rischio di morte, che
arrivano con un camion da 5 tonnellate, lo caricano con diversi metri cubi di
agente patogeno mortale e vanno via, non solo indisturbati ma evidentemente
anche inosservati. Inoltre, ci sarebbero dovuti essere migliaia di attivisti
per coprire tutta l’Inghilterra e infettare milioni di animali di praticamente
ogni piccola fattoria del paese. E, ancora, devono aver indossato il mantello
invisibile di Henry Potter perché hanno fatto tutto questo senza essere né
visti né scoperti. Perché questa storia ha senso per voi? E finora non abbiamo
chiesto i fatti: stiamo semplicemente usando la logica.
La storia avrebbe più senso se
i media vi avessero detto che tre mesi prima di questa epidemia i dipartimenti
del governo britannico stavano cercando tutte le fonti di legname che poteva
essere bruciato per cremare gli animali malati? Non era nemmeno un gran
segreto. La storia avrebbe più senso se i media vi avessero detto che, secondo
i documenti trapelati dall’Agenzia Canadese per il Controllo degli Alimenti, il
governo del Regno Unito aveva fatto una “simulazione” esattamente di questo
evento solo pochi mesi prima? Molto simile all’Evento 201 prima dell’epidemia
di Covid-19, se vi piacciono le coincidenze. La storia avrebbe più senso,
inoltre, se veniste a sapere che una o due aziende dell’industria
agroalimentare sono comparse improvvisamente all’indomani per prendere il
controllo di più o meno l’intera fornitura di carne bovina del Regno Unito?
Gli “speculatori sul maiale” cinesi
Nel 2019 e nel 2020 la Cina è
stata colpita da un’ondata su scala nazionale di influenza suina mortale, che
ha richiesto l’abbattimento di diverse centinaia di milioni di maiali, la
principale fonte di carne cinese. L’agente patogeno è stato distribuito con dei
piccoli droni che hanno sorvolato migliaia di allevamenti e hanno spruzzato un
qualcosa. L’epidemia era la verità, la bugia associata era di nuovo collegata
ai responsabili. Tutti i media occidentale, inclusa Hong Kong nella
fattispecie, hanno riempito le loro pagine dicendo che i colpevoli era “gli
speculatori sui maiali”. Mettiamo momentaneamente da parte i fatti e proviamo
ad applicare un po’ di logica.
Primo, molti laboratori di
tanti paesi fanno ricerca su questi agenti patogeni, ma le quantità necessarie
per la ricerca sono tipicamente pari ad una tazza. Il volume di agente patogeno
necessario per infettare e/o uccidere 300 milioni di maiali dovrebbe essere
pari ad almeno decine di migliaia di litri. Dove potrebbero trovare un tale
quantitativo di agente patogeno mortale i nostri “speculatori sui maiali”? Nel
più vicino store 7-Eleven? Da Wal-Mart? L’unica fonte
di qualsiasi agente patogeno in quelle quantità può essere un laboratorio
militare di armi biologiche, dove è stato creato per essere utilizzato. Non c’è
alcuna logica che la Cina abbia laboratori di questo tipo ma assumiamo, per il
momento, che li abbia. Come avrebbero fatto ad accedervi gli speculatori sui
maiali? Che cosa pensate sarebbe successo se voi e io andassimo in una tale
struttura militare e dicessimo “buongiorno, vorremmo acquistare 5.000 litri di
antrace, per favore”. Esattamente. E se i Cinesi avessero una tale struttura,
sarebbe improbabile che vorrebbero rifornire le persone che desiderano uccidere
gran parte o tutta la fornitura di carne del proprio paese.
Per essere più precisi,
potrebbe forse l’OMS accedere in ogni paese a queste strutture e agli agenti
patogeni in esse contenute? Solo le agenzie di quel governo. Nessun altro. La
logica ci permette di scartare la possibilità che l’agente patogeno provenga da
una struttura cinese, quindi quale potrebbe essere l’origine? Non abbiamo una
pistola fumante, ma la Cina e la Russia sono circondate da 400 laboratori
militari americani di armi biologiche. Non c’è alcun’altra fonte plausibile e
nessun altro paese con un motivo plausibile o con un’ampia esperienza in
quest’ambito, il che significa che l’epidemia di influenza suina in Cina è
stata piuttosto o molto probabilmente un attacco americano con armi biologiche.
E l’alluvione mediatica sugli “speculatori sui maiali” è stata propaganda, con
l’obiettivo di prevenire il pensiero razionale dei lettori. La bugia abbinata
alla verità per proteggere i colpevoli (la Congrega Internazionale di Banditi)
e dare la colpa alla vittima.
Diamo uno sguardo alla SARS
Non sappiamo come la SARS sia
stata creata e diffusa, ma sappiamo bene che la narrazione ufficiale presente
sui media occidentali era una bugia dall’inizio alla fine. E se i media
diffondono una bugia, sappiamo che stanno coprendo i responsabili. Perché lo
farebbero altrimenti? Ho trattato approfonditamente questo tema in un mio
precedente articolo che potrebbe interessarvi (4). Prendiamo una sola parte
dell’epidemia di SARS, “l’evento di super-diffusione” presso il complesso
residenziale di Amoy Gardens con edifici da 30/40 piani, in cui abitano quasi
20.000 persone che hanno vissuto l’esperienza di una epidemia di massa e sono
state costrette all’evacuazione. I virologi erano unanimi nel definirlo come
“l’evento più impressionante” di tutta la crisi SARS.
L’alluvione di notizie della
narrazione ufficiale (dei media occidentali) ci ha detto che il virus si è
diffuso a causa del difettoso sistema fognario o di drenaggio del complesso di
edifici; Wikipedia aggiunge poeticamente che il virus “è stato trasportato da
una leggera brezza marina” dai tubi di scarico delle toilette alle trombe delle
scale e da lì a tutti gli appartamenti. Qui non abbiamo bisogno di fatti,
dobbiamo solo usare la testa.
Quale sarebbe l’origine
dell’enorme quantità di agenti patogeni della SARS necessaria per infettare
tutti quegli edifici? Come si muoverebbe e perché sceglierebbe di concentrarsi
in tale quantità solo in quel posto? E come potrebbe farlo? I virus della SARS
formano degli stormi? Con quali mezzi, innanzitutto, potrebbe entrare nei
sistemi fognari una così enorme quantità di questo coronavirus? Le fogne sono
tutte interrate, non c’è punto di ingresso. Come una “leggera brezza marina” o
altro potrebbe verosimilmente entrare nel sistema fognario di un enorme
complesso di appartamenti? C’è un buco nel muro esterno da cui spuntano tutte
le tubature dei bagni? E poi, per soffiare aria e agenti patogeni da una fogna
sotterranea e infettare tutti gli appartamenti fin su al quarantesimo piano in
10 edifici, ci vorrebbe più di una leggera brezza, molto probabilmente ci
vorrebbe un uragano.
Non sono un idraulico ma un “difettoso
sistema fognario” in grattacieli di lusso non sembra possedere i dichiarati
requisiti per distribuire in tutti gli appartamenti dei letali agenti patogeni.
In ogni caso, al di là dell’iniziale (e non provata) affermazione, non ci sono
rapporti precedenti né successivi all’epidemia che suggeriscano che sia mai
esistito alcun difetto idraulico. Ancora una volta, la storia suona plausibile
ad un lettore superficiale, fino a quando non ci fermiamo a pensare alla
logistica pratica. Dopo tutto, le fognature e gli scarichi sono senza dubbio
dei posti sporchi, un paradiso per i germi di tutti i tipi, ma quei germi sono
lì perché ce li mettiamo ogni volta che smaltiamo i rifiuti. Non entrano in un
edificio per cercare di propria iniziativa i tubi di scarico e poi non corrono
in giro autonomamente come dei topi in cerca di un posto dove nascondersi,
pronti a tendere un agguato appena si avvicina una vittima; né si diffondono in
tutto un edificio ed entrano intenzionalmente in ogni casa. In entrambi casi, sarebbe
necessaria una intelligenza. E un secchio grande.
La vostra comprensione sarebbe
stata agevolata se i media vi avessero informato dell’immediata conclusione dei
virologi russi secondo cui il virus della SARS ha “sicuramente” avuto origini
in un laboratorio? E’ stato interessante notare che la SARS è comparsa prima
nella provincia di Guangdong, e il destino ha portato le persone infette a
viaggiare ad Hong Kong, dove il virus si è diffuso. I funzionari sanitari della
Cina continentale l’hanno subito soffocata, mentre Hong Kong se l’è beccata,
quindi la SARS è stata statisticamente una epidemia di Hong Kong piuttosto che
della Cina continentale. Il che suona quasi come un tentativo fallito.
Diamo uno sguardo alla MERS
Alla fine del 2012, il mondo ha
sperimentato l’inizio di una nuova mini-epidemia di una variante coronavirus,
chiamata MERS perché si pensava avesse avuto origine in Medio Oriente, che ha
contagiato un piccolo numero di persone in Arabia Saudita, Giordania e Qatar.
La colpa del virus è stata attribuita ai cammelli che, dopo millenni di
convivenza amichevole con l’uomo, hanno improvvisamente deciso di condividere
con gli umani la loro virologia. Ho trattato l’argomento in dettaglio in un mio
articolo precedente che vi suggerisco di leggere (5).
L’epidemia in Corea è stata la
manifestazione più consistente della MERS al di fuori del Medio Oriente,
colpendo quel paese con un danno economico di miliardi. Secondo la narrativa
ufficiale dei media occidentali, le infezioni in Corea del Sud erano, a quanto
sembra, da attribuire ad un (non identificato e quasi certamente fittizio)
“uomo d’affari” che aveva sviluppato la MERS dopo un viaggio in Medio Oriente.
Abbiamo le nostre (quasi plausibili) affermazioni seguite da conclusioni con
zero dettagli, di fatto una verità seguita da una bugia.
Un elemento omesso dai media è
stata la massiccia epidemia di MERS presso la base aerea americana di Osan in
Corea, che era opportunamente molto vicina alla casa del probabilmente
immaginario “uomo d’affari contagiato”. La base aerea di Osan è la sede
dell’americano JUPITR ATD, un programma militare biologico che gestisce il suo
altro laboratorio a Fort Detrick in Maryland, oltre a essere la sede di uno dei
laboratori militari americani che producono armi biologiche e di un
riservatissimo bio-laboratorio dell’OMS gestito dall’esercito statunitense. La
teoria che più si adatta ai fatti è che l’epidemia di MERS possa esser stata
causata da un incidente di laboratorio del progetto di guerra biologica JUPITR,
e il nostro “uomo d’affari contagiato” può di fatto aver portato l’agente
patogeno nella direzione opposta.
E’ interessante notare che c’è
stata una scarsa copertura mediatica all’epidemia di MERS in Corea del Sud, di
sicuro se la paragoniamo a quella della SARS che ci ha sottoposto ad un
aggressivo attacco anti-cinese 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per grand parte
dell’anno.
Diamo uno sguardo al virus ZIKA
Un irrilevante piccolo virus,
così debole che gran parte delle persone non sanno neanche di averlo, che non
ha mai fatto male a nessuno. Il virus ZIKA si diffonde solo tramite le zanzare,
e non è mai andato da nessuna parte in tutta la sua vita, rimanendo sequestrato
in una foresta dell’Uganda, dove è stato scoperto. Ma poi un giorno il virus
ZIKA ha sviluppato una di voglia di viaggiare virale, e ha percorso circa
12.000 chilometri; ha attraversato l’Oceano Pacifico, gli Stati Uniti e il
Messico, tutta l’America Centrale e i Caraibi, e infine ha attraversato tutto
il Sud America per atterrare sulla costa atlantica di Rio e San Paolo; da lì,
si è quasi immediatamente diffuso in tutte le direzioni con un raggio di 4.000
o 5.000 chilometri, coprendo gran parte del Brasile, e poi si è diffuso in
tutto il Sud e Centro America e i Caraibi, inondando più di 20 paesi in pochi
giorni e viaggiando fino al Messico e Puerto Rico.
Come è successo? Bene, secondo
la massiccia inondazione dei media occidentali, il virus ZIKA è stato portato
in Brasile da un viaggiatore contagiato che veniva dalla Micronesia, arrivato
per assistere alla Coppa del Mondo. La bugia plausibile associata alla verità.
E, di nuovo, non abbiamo bisogno di fatti ma dobbiamo solo usare la testa. Il
virus ZIKA non è una malattia contagiosa, si diffonde solo quando si viene
punti da una zanzara infetta. Se il (fittizio) viaggiatore fosse stato davvero
malato, quanti milioni di zanzare avrebbero dovuto pungere questo sfortunato
Micronesiano per diventare infette e quindi infettare milioni di persone in
tutta l’America Latina in un tempo molto ridotto? Per causare una epidemia così
rapida servirebbero centinaia di milioni di zanzare infette. Oltremodo, come
potrebbero delle zanzare infette attraversare tutto il Sud America? Possono le
zanzare volare sopra le Ande? Come potrebbero viaggiare per 10.000 o più
chilometri per inondare 20 paesi in pochi mesi? Come hanno viaggiato per
12.000 chilometri per arrivare in primo luogo in Brasile? Lo sapete che la storia
ufficiale non può essere vera.
Al virus ZIKA è stata data
un’enorme copertura in prima serata dai media occidentali, colma di foto di
tombe, lapidi, vasi pieni di fiori secchi. Perché? Il numero delle persone che
hanno sperimentato anche una leggera forma di virus ZIKA era pericolosamente
vicino allo zero e nessuno è mai morto. Che cosa stava succedendo?
Due cose. La prima, un qualcosa
che è stato pesantemente censurato dai media occidentali: un’azienda britannica
di nome Oxitec aveva condotto per molti anni degli
“esperimenti su zanzare transgeniche” in tutta l’America Latina, fingendo di
far accoppiare le loro zanzare con la varietà locale per generare prole sterile
e liberando centinaia di milioni di zanzare in tutti i paesi. E’ stato allora
che si è verificata l’epidemia del virus ZIKA.
La seconda cosa è stata che al
virus ZIKA è stata attribuita la storia dei danni al cervello ai bambini,
storia completamente priva di fondamento medico e logico, ma comunque diffusa.
Sulla scia di questa storia e inframmezzata ad essa, c’è stato l’improvviso
risveglio o resurrezione delle letteralmente centinaia di ONG americane e
finanziate dagli Stati Uniti, tutte che facevano una forte campagna, con
massiccio sostegno da parte dei media, affinché l’intera America Latina non
applicasse le leggi contro l’aborto per il bene di tutte quelle madri con il
virus ZIKA che avrebbero messo al mondo dei bambini con il “cervello seriamente
danneggiato”.
E questa è tutta la storia. Le
ONG a favore dell’aborto sono soprattutto ebraiche, come lo sono i media e come
lo è la Oxitec con i suoi finanziamenti e le sue relazioni che
includono ovviamente il gruppo dei soliti sospetti. L’unica conclusione che
corrisponde a tutti i fatti noti è che il virus ZIKA è stato diffuso
deliberatamente, utilizzando delle zanzare pre-infettate, come parte del piano
per eliminare le leggi anti-aborto in America Latina, uniche ad opporre
resistenza. Ho fatto ricerche approfondite in merito e ne ho parlato in un mio
precedente articolo che potrebbe essere di vostro interesse (6).
Il Covid 19 a Pechino
A fine maggio 2020 erano circa
60 giorni che Pechino risultava senza virus. Ricordo di aver avuto una
spiacevole sensazione che questa non sarebbe stata la fine, e le mie paure sono
risultate giustificate quando a Pechino c’è stato un nuovo focolaio al mercato
di Xinfadi (7). I media ci hanno subito inondati con una piccola dose di
propaganda dicendoci che Pechino stava vivendo la sua “seconda ondata”, una
caratteristica del Covid 19 che è stata pesantemente diffusa dai media
nonostante il fatto lampante che NESSUNA epidemia nella storia si è mai
manifestata in due o tre o quattro “ondate” naturali. Ci hanno anche
ripetutamente detto che “gli umidi mercati cinesi” erano un terreno fertile per
gli agenti patogeni, e che quest’ultima epidemia “dimostrava come il virus
possa ancora tornare quando le restrizioni vengono allentate” (8).
I media occidentali si sono
silenziati piuttosto rapidamente all’annuncio di un’indagine approfondita su
“una scoperta rivoluzionaria in merito alla tracciabilità del virus”, e cioè
che il ceppo del nuovo virus di Pechino era lo stesso di quello presente in
gran parte dell’Europa, che questo tipo non era mai stato rilevato in Cina, ed
era chiaramente importato. Il dottor Daniel Lucey ha confermato una inchiesta
della Reuters sulla sequenza genetica secondo cui “il virus proviene da un altro
continente” e che quindi è stato evidentemente importato (9). Era anche molto
più contagioso (e più mortale) delle varianti precedenti.
I media hanno sottolineato che
il mercato di Xinfadi è il più grande mercato di alimenti freschi di tutta
l’Asia, con una superficie di più di un chilometro quadrato pari a circa 160
campi da calcio, con molte migliaia di negozi. Ma non ci hanno detto che
praticamente tutto il mercato era “gravemente contaminato” mentre non è stata
toccata l’area circostante. E’ ovvio che la contaminazione è arrivata nel
mercato (e solo nel mercato) e che aveva un’origine esterna alla Cina,
sicuramente non correlata a pipistrelli o ad altri “animali selvatici”.
La contestualizzazione e la
tattica di propaganda sono istruttivi: siamo già condizionati ad accettare le
“seconde ondate” nonostante siano delle finzioni mediatiche, e siamo anche
pre-condizionati ad accettare che questi mercati siano antigienici, anche
quando non lo sono. Ma, con le bugie associate ad una verità e senza dare alcun
dettaglio, i nostri processi mentali accettano come vere le conclusioni volute
dai media.
La mancanza di logica,
comunque, è lampante. Come può una variante di un virus così diversa viaggiare
da un continente a Pechino senza lasciare contagi lungo il suo percorso? E
questo virus viaggiava insieme a degli amici se ha potuto contagiare 160 campi
da calcio in un paio di giorni. I focolai dei virus cominciano sempre su scala
molto ridotta e poi si ingrandiscono, quale quindi sarebbe l’origine di una
così grande quantità di agenti patogeni presenti in un solo posto e in un sol
momento? E perché ha attraversato mezza Cina, scegliendo di atterrare e
contagiare solo quel posto di Pechino, il più grande mercato di tutta l’Asia
con centinaia di migliaia di visitatori al giorno, risparmiando ogni altra
vittima possibile? Questo richiederebbe una certa intelligenza. E un secchio
grande. Per impedire tali conclusioni, i media occidentali hanno posto un
embargo dell’informazione su questo argomento immediatamente dopo la divulgazione
dei fatti. Siamo rimasti con la spiacevole sensazione che i media
dell’informazione occidentale stessero facendo propaganda con l’intenzione di
coprire i loro amici della Congrega Internazionale di Banditi.
Il Covid 19 in Cina
Ora mi soffermerò su un solo
argomento di propaganda mediatica, quello dell’origine e della diffusione del
Covid 19 in Cina. All’inizio i media occidentali, a cominciare da Radio Free
Asia, concordavano sul fatto che il virus fosse fuoriuscito dai laboratori
dell’Università di Wuan; quando però la Cina ha contro-attaccato con Fort
Detrick, la narrazione si è spostata sui pipistrelli. E’ così vero che anche i
social media americani censuravano chiunque suggerisse che il virus avesse
avuto origine in laboratorio. Ora abbiamo fatto una virata di 180°, con
nuovamente sul tavolo l’origine in laboratorio, e Facebook che ospita con
entusiasmo i post su Wuhan (ma non su Fort Detrick). Ora è presumibilmente
vietato dare la colpa ai pipistrelli.
Questo nuovo “esame” è stato
principalmente suggerito da Nicholas Wade, un ex scrittore scientifico
del New York Times, che ha svolto un’indagine approfondita che
prova che il caso della fuoriuscita dal laboratorio è scientificamente
consistente sebbene, come molti altri, lui si sia concentrato solo su una
fuoriuscita da Wuhan ma non da Fort Detrick, cosa che sarebbe più plausibile
per molte ragioni.
In termine di propaganda
mediatica, il processo è simile: una bugia associata ad una verità. Nonostante
tutti i tentativi precedenti e una gran quantità di rumore mediatico, non è mai
stato presentato uno straccio di prova per documentare la possibilità che il
virus sia fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan. Ma ora ci forniscono un nuovo
elemento: gli Stati Uniti hanno un enorme quantità di “informazioni di
intelligence” che, a quanto pare, non sono state esaminate, ma che ora saranno
seriamente valutate come prova e testimonianza della “colpevolezza” della Cina.
Di nuovo: tutto quello che
dobbiamo fare è pensare. Per 18 mesi gli Stati Uniti hanno compiuto sforzi
intensi e continui, attraverso i media, per dare la colpa dell’epidemia alla
Cina. E’ realmente possibile che durante tutto questo frenetico processo la CIA
e il Dipartimento di Stato siano stati seduti su una “miniera d’oro” di
informazioni di intelligence che provano la colpevolezza della Cina, e in un
qualche modo non si siano preoccupati di controllare? Tale congettura è
completamente priva di logica. La congettura più ragionevole è che sia stato
esaminato tutto da ogni punto di vista possibile, e la logica suggerirebbe che
quest’ultimo piano di Biden non produrrà altro che maggiore rumore mediatico.
La migliore difesa è l’attacco.
Per gettare un po’ di benzina
sul fuoco, il Dipartimento di Stato americano afferma – senza alcuna prova –
che “diversi scienziati” di Wuhan sono stati ricoverati in ospedale all’inizio
dell’epidemia con “ciò che sembravano essere” sintomi di Covid 19, come se le
avessero saputo. Ma questo “quasi prova” che dopo tutto è stata colpa della
Cina. Le autorità cinesi hanno fermamente dichiarato che la suddetta
affermazione non è vera, che nessuno del laboratorio di Wuhan si è ammalato o è
stato ricoverato, ma i media occidentali lo hanno ignorato o considerato
propaganda comunista. In questo caso, una bugia aggiunta ad un’altra bugia.
Peccherei di negligenza se non
menzionassi il più grande salto logico in assoluto della narrativa mediatica
occidentale su questo evento: una fuga accidentale di un agente patogeno
sarebbe accaduto in uno dei maggiori snodi di trasporto cinese con
letteralmente decine di milioni di viaggiatori in partenza o in transito alla
vigilia degli spostamenti annuali in Cina (il più grande al mondo), quando
forse 600 milioni di persone tornavano a casa per il Capodanno cinese. Se io
fossi un agente patogeno che vuole scappare dal suo confinamento, non potrei
fare di meglio. Utilizzare quel luogo in quel momento avrebbe in pratica
assicurato un’epidemia immediata su scala nazionale di proporzioni bibliche,
con una diffusione in tutto il paese che avrebbe potenzialmente riportato
l’economia cinese indietro di 30 anni in un colpo solo. Il che avrebbe quasi
richiesto azioni da intelligence. E un secchio grande.
Questa storia non è ancora
arrivata al suo capitolo finale.
I 6 bio-attacchi alla Cina
Non è stato riportato in
Occidente, ma la Cina ha subìto un totale di 6 attacchi biologici in due anni,
di cui fanno parte l’influenza suina e il Covid 19. Ci sono stati vari focolai
di aviaria, alcuni di agenti patogeni ad alta mortalità e nessuno di questi
aveva una chiara origine naturale. La domanda è: perché la Cina? La narrazione
dei media occidentali parla di mancanza di organizzazione sanitaria, ma la
verità è che la maggior parte dei paesi asiatici è ben al di sotto del livello
sanitario cinese, e l’India ne è forse il peggior esempio. La logica ci spinge
a chiederci perché l’India non ha dozzine di focolai da agenti patogeni, e
perché tutte queste epidemie si sono verificate solo in Cina. E, ovviamente, la
logica ci porta anche a chiedere chi possieda i 400 laboratori di armi
biologiche che circondano la Cina e la Russia.
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Gli
scritti di Larry Romanoff [in inglese] sono stati tradotti in più di 32 lingue e i
suoi articoli sono stati pubblicati su oltre 150 siti web di informazione e
politica in lingua straniera di più di 30 paesi, oltre a più di 100 piattaforme
in lingua inglese. Larry Romanoff è un consulente aziendale e uomo d’affari in
pensione. Ha ricoperto posizioni dirigenziali di alto livello in aziende
internazionali di consulenza e ha gestito un’attività di import-export
internazionale. È stato professore ospite presso l’Università Fudan di
Shanghai, in cui ha presentato dei casi di studio in Affari Internazionali a
classi di EMBA di livello superiore. Romanoff vive a Shanghai e attualmente sta
scrivendo una serie di dieci libri per lo più legati alla Cina e all’Occidente.
E’ uno degli autori della nuova antologia di Cynthia McKinney “When China
sneezes” [“Quando la Cina starnutisce”], capitolo 2 “Dealing with Demons” [in
inglese, “Affrontare i demoni”].
Il suo archivio completo può
essere consultato su https://www.moonofshanghai.com/
e http://www.bluemoonofshanghai.com/
Può essere contattato a: 2186604556@qq.com
Note [tutti i link sono in inglese]
1. https://edition.cnn.com/travel/article/china-high-speed-rail-cmd/index.html
3. https://www.moonofshanghai.com/2020/06/larry-romanoff-uk-foot-and-mouth.html
4. https://www.moonofshanghai.com/2021/01/sp-larry-romanoff-sars-november-16-2020.html
5. http://www.bluemoonofshanghai.com/politics/mers-november-18-2020/
6. https://www.moonofshanghai.com/2020/06/larry-romanoff-zika-june-12-2020.html
7. https://www.moonofshanghai.com/2020/06/covid-19-china-reseeded-with-covid-20.html
8. https://news.yahoo.com/beijing-closes-market-locks-down-113540088.html
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Articolo di Larry Romanoff
pubblicato su The Saker il 21 maggio
2021
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.
[I commenti in questo formato
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