“PROPAGANDA, MEDIA E
COSPIRAZIONE IN ATTO”
Intervista a Larry Romanoff
A cura di Elvia Politi per Saker Italia
Vi presentiamo
l’intervista che abbiamo avuto l’onore di fare a uno dei maggiori esperti
mondiali di “propaganda”. Larry Romanoff da anni tratta il tema della
manipolazione e della gestione del consenso come strumento dei governi (e di
chi questi governi li manovra) nei confronti dell’opinione pubblica. Cioè verso
ciascuno di noi. Attraverso la sua lucida analisi e la semplice evidenza dei “fatti”,
non solo ci svela alcuni dei casi più recenti ma ci insegna anche come
riconoscere le campagne di propaganda. E come combatterle.
Nell’intervista:
- Cos’è la propaganda e qual è il suo scopo
- Il caso Covid e le due Guerre Mondiali
- Realtà e finzione, la teoria del complotto
- Come è cambiata la propaganda, come e dove si applica ora
- La propaganda geopolitica
- Evitare il lavaggio del cervello
- Elvia Politi (E.P.) -- Tema attualissimo e urgente, la propaganda è un fenomeno che tutti comprendono ma che difficilmente si riesce a codificare. Larry, ci puoi spiegare che cosa è la propaganda e quale è il suo scopo?
Larry Romanoff (L.R.) -- Per dare un semplice definizione della propaganda, possiamo
dire che è la diffusione di informazioni utilizzate per influenzare l’opinione
pubblica affinché adotti un determinato punto di vista o per promuovere una
specifica causa politica. In genere, è un metodo di controllo della popolazione
da parte di coloro che hanno potere politico o finanziario. La propaganda è
quasi sempre associata a informazioni di natura faziosa o fuorviante,
costituite da un mix di fatti, mezze verità e totali bugie. La propaganda non è
solo una manipolazione psicologica ma una vera manipolazione “psichiatrica”,
con lo scopo di influenzare le emozioni delle persone e, attraverso questo,
controllare il loro pensiero e il loro comportamento. La propaganda utilizza la
teoria comportamentale derivata principalmente dagli insegnamenti di Sigmund
Freud e, nella sua forma peggiore, è sempre insidiosamente manipolativa:
sfrutta le paure o i desideri più profondi delle persone al fine di creare
l’accettazione di uno specifico punto di vista, per renderle emotivamente
cariche rispetto a quel punto di vista e per portarle ad agire in un determinato
modo.
I due
principali utilizzi della propaganda sono stati: incoraggiare l’opinione
pubblica di una nazione a sostenere una guerra, e progettare e promuovere i
cambiamenti sociali.
La propaganda
non riguarda i fatti perché è progettata per suscitare una risposta emotiva a
sostegno di un qualche scopo e quindi scoraggia energicamente l’esame razionale
del processo. La propaganda ha a che fare con le ipotesi: in quasi ogni
campagna di propaganda, se i fatti, le reali tesi di fondo, fossero dichiarati apertamente,
sarebbero totalmente rifiutati e soggetti solo a essere derisi.
Un aspetto
importante della propaganda è la tenace presa emotiva che esercita su di noi.
Poiché questo artificiale processo psicologico sfrutta le nostre paure e i
nostri desideri più profondi, noi siamo incredibilmente riluttanti ad
abbandonare questo processo dopo che ha attecchito. Una volta che adottiamo i
presupposti contenuti in una campagna di propaganda, noi resistiamo con forza a
qualsiasi pressione che ci spinga a cambiare posizione. Il processo psicologico
è così potente che anche quando vengono presentate prove inconfutabili del
contrario, noi ancora dubitiamo, esitiamo e siamo convinti che ci possa essere
un’altra spiegazione. Semplicemente, noi rifiutiamo di accettare di aver
creduto a delle bugie.
- (E.P.) -- Nei tuoi articoli vediamo spesso una stretta relazione tra test "psichici" e "in vivo". Possiamo pensare che anche la pandemia di Covid appartenga a questa categoria e, forse, non è il primo caso. Un punto interessante è il legame tra la manipolazione di massa (a livello psicologico) e un'azione reale e tangibile, come la diffusione di un virus e dei vaccini, cioè un qualcosa che riguarda non solo il livello cognitivo ma anche quello fisico…
(L.R.) -- Sì, gran parte della propaganda
ha lo scopo di produrre una risposta emotiva seguita da un’azione concreta.
Questo era lo scopo della “campagna d’odio” della City di Londra contro la
Germania antecedente alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale, cioè l’utilizzo
di ciò che chiamiamo il “porno delle atrocità”: infiammare le emozioni degli
Inglesi, degli Europei e degli Americani, non solo per fargli odiare i Tedeschi
ma per renderli sufficientemente arrabbiati per volere la guerra. Il COVID è
stata la stessa cosa, come è stata la ZIKA: una propaganda di molte varietà
tutte finalizzate a suscitare emozioni sufficienti per portare l’opinione
pubblica a desiderare di essere vaccinati, nel caso del COVID o, nel caso della
ZIKA, per costringere i governi latino-americani a invertire i loro divieti
sull’aborto libero.
Funziona,
comunque, anche al contrario. Sia Bernays che Huntington [1] sostenevano che per far
funzionare correttamente una democrazia, era necessario un alto livello di
“apatia e non coinvolgimento” da parte delle persone: in questo caso, quindi,
la propaganda veniva progettata per incoraggiare il disinteresse e la mancanza
di partecipazione nel “processo democratico”. Le emozioni del pubblico erano (e
sono ancora) indirizzate interamente alla partecipazione al processo elettorale
ma per poi ritornare al desiderato non-coinvolgimento nell’effettivo governo
del paese, e nel comportamento e nelle azioni dei rappresentanti eletti.
- (E.P.) -- Possiamo pensare che un uso eccessivo delle tecniche di propaganda possano farle superare dei limiti? Penso a quando, per esempio, quando delle campagne informative superano il limite della realtà fattuale, nonostante gli evidenti fallimenti economici/politici/militari. C’è quindi un momento in cui la propaganda passa dalla realtà alla finzione?
(L.R.) -- La propaganda è sempre uno
spostamento da un fatto a una finzione. Si basa su falsità o mezze-verità,
propinandoci la disinformazione in un contesto psicologico: non solo ci porta a
una conclusione errata ma alimenta anche le nostre emozioni su un evento o
delle circostanze, spingendoci a sostenere azioni non corrette.
Un attuale ed
evidente esempio è la propaganda sulla “militarizzazione del Mar cinese
meridionale” da parte della Cina. La Cina ha scoperto quelle isole (molto
vicine a lei) migliaia di anni fa e sono sempre state riconosciute dal mondo
come appartenenti alla Cina. Ma, nell’interesse di scatenare una guerra, le
eminenze grigie della City di Londra, utilizzando gli Americani come loro
strumenti, hanno spinto le altre nazioni asiatiche a rivendicare
improvvisamente e a occupare le isole più strategiche, oltre a militarizzarle in
vista della installazione in quei luoghi di armi nucleari da parte degli Stati
Uniti. I Cinesi, ovviamente, non erano ciechi e vedevano cosa stava accadendo:
hanno cominciato subito a costruire delle strutture su alcune delle isole
rimaste, in modo da aver una qualche difesa contro quella che era chiaramente
una grave provocazione militare. Ma i media, essendo di proprietà dei
propagandisti, non ci forniscono alcun dettaglio o contesto critico. Ci dicono
semplicemente che la Cina sta creando delle strutture militare nel Mar Cinese
Meridionale (vero), apparentemente minacciando tutti i suoi vicini senza alcuna
provocazione (falso). La storia viene raccontata in modo da scatenare una
reazione emotiva e un duro giudizio, in modo da portarci a sostenere azioni
aggressive contro la Cina. Le storie sulla Russia, l’Iraq, l’Iran, la Libia, la
Siria, il Venezuela sono esattamente la stessa cosa: si basano su bugie o mezze
verità in modo da costringerci letteralmente a una risposta emotiva a sostegno
delle azioni che i propagandisti hanno già pianificato.
- (E.P.) -- Molto spesso, quando parliamo di fatti, di verità e di bugie, pensiamo alle cosiddette teorie del complotto. Qual è la linea sottile tra verità/analisi e teoria del complotto?
(L.R.) -- Potrebbe non esistere una linea
del genere. Nel mondo reale, praticamente tutti i commenti pubblici sia critici
che interrogativi si possono definire come “analisi in cerca della verità”. Il
numero reale di persone che immaginano cospirazioni dove non esistono è estremamente
ridotto e può essere ignorato, poiché le loro fantasiose versioni sono di
solito doppiamente ovvie e assurde. I sospetti che i nostri governi e le nostre
autorità mentano o agiscano in maniera disonesta, sono perfettamente corretti
quando ci privano di tutti i fatti necessari. Cosa che fanno di solito.
Il termine
“teoria del complotto” è stato trasformato in una definizione dispregiativa che
danneggia in maniera sorprendente la reputazione di coloro a cui viene
applicata l’etichetta, insinuando instabilità mentale e varie deformazioni
psicologiche che portano le persone a inventare una versione degli eventi di
pura fantasia. Oggi il termine è utilizzato dalle autorità e dai media per
denigrare chiunque rifiuti la spiegazione ufficiale di un evento, liquidando di
fatto quella persona come un pazzo infantile con idee degne solo di essere
ridicolizzate. E’ così vero che anche dottori, scienziati, ingegneri altamente
qualificati che sfidano una qualsiasi parte di una versione ufficiale vengono
liquidati in questo modo. L’uso di questa espressione è esso stesso una
violenta forma di propaganda che ha lo scopo di danneggiare o anche distruggere
la reputazione di una persona, al punto tale che il paventare di essere
etichettati in questo modo impedisce a molte persone di coscienza di parlare.
Nella realtà,
il rifiuto delle spiegazioni o della narrazione “ufficiali” è giustificato dal
fatto evidente che oggi i governi, le autorità e i media sembrano mentire
sempre di più su quasi tutto o, almeno, sembrano fornire solo mezze verità e
tentare di ingannare. L’esistenza stessa di queste teorie del complotto e il
conseguente rifiuto della narrazione ufficiale è il diretto risultato della
profonda mancanza di fiducia nei governi, autorità, aziende e leader religiosi,
e nei media. Le società sono diventate sempre più ciniche, e a ben vedere.
Molti di questi sospetti del passato (o “teorie del complotto”) si sono alla
fine rivelati essere veri, sebbene solo dopo che sono passati molti decenni e
tutti i suoi protagonisti sono morti.
In pratica,
chiunque sfidi una campagna di propaganda rivelando i dettagli fondamentali
nascosti di un evento, viene deriso all’unanimità dal governo e dai media ed
etichettato come “teorico del complotto”. E il pubblico generale, che non ha alcun
accesso immediato alla verità e ai dettagli, tenderà anch’esso a respingere
questi individui. E la verità rimane il più delle volte nascosta.
- (E.P.) -- Se applichiamo un criterio storico e temporale alla propaganda, possiamo analizzare le sue evoluzioni dal passato al presente. Qual è il suo stadio attuale?
(L.R.) -- La propaganda, probabilmente, è
nata in maniera più o meno innocente con i governi che volevano incoraggiare il
patriottismo e la lealtà, evitando il malcontento popolare e diffondendo
messaggi del tipo “guardate come stiamo facendo bene” o “guardate quanto siamo
bravi”. Viene fatto ancora tutt’oggi da tutti i governi, sebbene l’intento
venga solitamente seppellito sotto vari eventi di cronaca e articoli di
opinione da parte dei media. Comunque, con l’aumentare della conoscenza dei
fondamenti della manipolazione psicologica umana, gli usi della propaganda sono
aumentanti di pari passo con la conoscenza delle tecniche, e si sono in genere
indirizzati verso fini più nefasti. In Occidente ci hanno sempre insegnato che
la vecchia URSS era il peggior esempio della storia di queste pratiche
disgustose ma, come è facilmente dimostrabile, sono stati i paesi occidentali
che ne hanno perfezionato la pratica e l’hanno utilizzato fino all’estremo.
Uno dei primi
e più ampi usi della propaganda ha riguardato la creazione e la diffusione del
concetto di democrazia come apice di tutte le forme di governo, tanto che la
teoria delle democrazie elettorali è stata trasformata in una religione così
sacra che ora è per natura indiscutibile. Eppure, la creazione stessa di questa
forma di governo è stata ideate dagli Ebrei europei come modo per eliminare gli
onnipotenti monarchi e dividere le nazioni con lo scopo di frammentare il
potere politico. Questo è stato fatto principalmente per lo scopo di porre fine
alle loro frequenti espulsioni dalla maggior parte delle nazioni, oltre a
fornire una struttura di controllo nascosto di quel potere. Ne ho parlato in un
capitolo del mio e-book sulla democrazia, disponibile a questo link. [2]
Dopo questo
grande successo, la propaganda è stata usata per molti decenni principalmente
per condurre campagne d’odio contro qualche nazione non amica, per unire le
persone a sostegno della guerra. Una volta verificato l’efficacia dei principi
della propaganda (in altre parole, l’efficacia della manipolazione di massa
dell’“opinione pubblica”), la teoria e la pratica di ciò che ora noi chiamiamo
“propaganda” è stata estesa a praticamente ogni aspetto della vita quotidiana.
E’ diventata un rilevante elemento dell’educazione, degli affari, della
pubblicità ed è ampiamente riconosciuta come lo strumento principale per
ottenere i cambiamenti sociali desiderati. Sfortunatamente, oggi è sempre più
evidente che questi cambiamenti sociali sono “desiderabili” solo da coloro che
li vogliono attuare, dato che il pubblico inconsapevole è un vero e proprio
“gregge disorientato”, che viene manipolato e radunato verso una qualche
direzione scelta dagli specialisti della propaganda.
Oggi le
agenzie di pubblicità utilizzano esattamente le stesse tattiche per indurci a
comprare, non importa che si tratti di scandalosamente costose borse di Luis
Vitton o di pannolini usa e getta. Un esempio di pubblicità e marketing di
prodotto è quello della Procter and Gamble (P&G) quando volevano
commerciale pannolini in Cina. P&G è stata la prima azienda cliente di
Bernay all’inizio del XX secolo ed è arrivata a padroneggiare la propaganda
manipolatoria a un livello eccezionale. Il problema era che le madri cinesi
preferivano i pannolini di tessuto e opponevano una forte resistenza ai
pannolini di plastica usa e getta. P&G assunse squadre di psicologi e
psichiatrici per superare questa resistenza. Ci riuscirono scoprendo che le
paure più profonde di una madre riguardavano il successo futuro del figlio:
escogitarono uno schema in cui dimostravano attraverso degli “studi” che un
bambino che indossava pannolini usa e getta avrebbe dormito meglio e più a
lungo che con i pannolini di stoffa, di conseguenza avrebbe avuto maggiore
intelligenza e quindi maggior successo. Tutto ciò è ovviamente insensato e, se
dichiarato apertamente, andrebbe incontro solo al ridicolo.
Ma le abili
manipolazioni della propaganda non dichiarano apertamente le premesse. La
pubblicità si limita solamente a risvegliare le paure a un livello emotivo
profondo, allude e insinua la soluzione, lasciando che le madri uniscano i
puntini e si convincano che i pannolini usa e getta della P&G sono la chiave
del successo dei loro figli. Funzionò alla meraviglia: l’azienda aveva
progettato un grande cambiamento sociale nella società cinese, usando le stesse
tecniche di propaganda che erano state usate per scatenare le guerre.
- (E.P.) -- Guardando internamente a come è strutturata la propaganda, capiamo che si tratta di complesso mix di molte discipline, tecniche e livelli di azioni/strumenti. Visto che nessuno metterà l’etichetta “propaganda" su una pubblicità o un telegiornale, come possiamo riconoscere una campagna di propaganda? Quali sono gli strumenti più utilizzati oggi?
(L.R.) -- Ho scritto due serie di articoli
sulla propaganda: il primo “Bernays e la propaganda” che ne delinea la scoperta
e gli usi [3] e il secondo “Propaganda e media
[4]. Sono disponibili online per i
lettori interessati, quindi ora non mi soffermerò su di essi.
Non è
difficile riconoscere quando ci viene imposta una campagna di propaganda
pianificata. Tutte le iniziative di questo tipo richiedono una vera e propria
“inondazione” di notizie sui mass media, che sono lo strumento principale per
influenzare la pubblica opinione. Prendiamo come esempio il virus del COVID:
nessuna malattia mai, nemmeno una pandemia, ha bisogno che il pubblico sia
inondato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di notizie apocalittiche da ogni tipo di media.
E’ invece necessario per una campagna di propaganda. Ogni volta che vediamo una
copertura mediatica che presenta una frequenza non giustificata, sappiamo di
essere sottoposti a una campagna di propaganda.
Ma forse non è
tanto importante capire i meccanismi e le tecniche della propaganda, quanto
essere consapevoli delle aree in cui è stata usata in passato e viene usata
oggi una propaganda pianificata in maniera intensa.
La propaganda
viene ancora utilizzata principalmente per scatenare guerre e per provocare
cambiamenti sociali, cose che l'opinione pubblica mondiale non vorrebbe se
potesse scegliere in modo trasparente. Per ottenere questo risultato, il
messaggio deve essere ripetuto centinaia di volte fino a quando tutta
l'opinione pubblica mondiale non viene contagiata dal messaggio. Nessun'altra
"notizia" o "evento" rientra in questa categoria. Pertanto,
una "marea" di esposizione mediatica negativa contro una qualche razza
o nazione è necessaria come preparazione alla guerra che, per definizione, è
una orchestrata campagna di propaganda, progettata per infiammare le nostre
emozioni contro quella razza o quella nazione.
Prendiamo il
caso di Kamila Valieva, la quindicenne pattinatrice russa che a quanto pare non
ha superato un test chimico. In ogni Olimpiade, ci sono una cinquantina di
persone che non superano un test per un motivo o per un altro. Queste persone
non vengono praticamente mai menzionati dai media ma il test di Kamila (e solo
quello di Kamila) è stato per mesi un argomento quotidiano su tutti i media del
mondo. Non c'è mai stata alcuna prova che questa piccola campionessa non abbia
passato il test ma l'evento è stato strumentalizzato come feroce campagna per
denigrare la Russia, distruggendo nel frattempo la brillante carriera di una
ragazzina. Ne ho parlato in un ampio articolo, che i lettori possono leggere se
interessati [5]. Si è trattato di un non-evento:
anche molti americani, europei, asiatici, non hanno passato il test antidoping
alle stesse Olimpiadi. Perché non sono stati menzionati? Perché le eminenze
grigie della City di Londra hanno visto l'opportunità di una spettacolare
vittoria propagandistica sulla Russia. Non c’è alcun altro motivo.
Prima ho
citato le isole nel Mar Cinese Meridionale: ci sono stati molti altri eventi
mediatici di questo tipo che hanno coinvolto Russia, Cina, Iraq, Iran e altri
Paesi. Abbiamo letto interminabili notizie su Huawei, Tik-Tok e su molte altre
aziende cinesi. Tutte queste notizie avevano lo stesso scopo: suscitare le
emozioni, portare a giudizi severi contro una nazione e preparare emotivamente
le popolazioni a sostenere una guerra voluta dai propagandisti. E, proprio come
nel caso del COVID, quando i nostri media sono inondati 24 ore su 24 e 7 giorni
su 7 da questi argomenti, sappiamo di essere sottoposti a una propaganda di
guerra. Un odio alla volta.
Ogni copertura
mediatica ad alta frequenza che riguardi qualsiasi tipo di cambiamento sociale
è un indicatore quasi certo di una campagna di propaganda. I cambiamenti
sociali, per natura e definizione, sono evoluzioni che si verificano
naturalmente e spontaneamente senza che vengano progettate, e si verificano
così lentamente da attirare raramente, se non mai, un'attenzione occasionale.
Ma guardiamo come oggi i media ci inondano di notizie sui benefici degli
alimenti geneticamente modificati, sul cambiamento climatico, sulla
sessualizzazione e la ridefinizione di genere dei bambini, guardiamo
l'improvvisa copertura mediatica delle "preferenze sessuali" LGBTQ+,
la recente ondata di lode per i matrimoni omosessuali, la costante pressione
sull'immigrazione (molto) straniera, soprattutto in Europa. Tutti questi sono
grandi cambiamenti sociali, nessuno dei quali si verifica naturalmente o
spontaneamente ma tutti hanno bisogno della necessaria "inondazione"
di copertura mediatica, della ripetizione del messaggio per centinaia di volte,
e tutti includono gli strumenti psicologici per innescare le risposte emotive
richieste e l'azione appropriata (o almeno la non-azione e la condiscendenza).
- (E.P.) -- Allargando la visuale, possiamo parlare di propaganda "geopolitica"? Nei tuoi scritti, ti sei concentrato sulla propaganda negli Stati Uniti, che probabilmente sono i "migliori della classe". Mentre gli USA si esercitavano nella propaganda, cosa succedeva in Europa e nel mondo? Ci sono altri Paesi che hanno seguito la stessa esperienza?
(L.R.) -- Sì, certo. Oggi tutti gli affari
esteri sono avventure di propaganda. Abbiamo le "campagne d'odio"
contro Russia, Cina, Iran e Venezuela. Siamo stati oggetto di propaganda per
accettare e credere che le cosiddette "sanzioni", che sono
oltraggiosamente in contraddizione con tutte le leggi e l’eticità, siano ora
parte dei fondamenti di un’alta eticità, e che i sequestri di valuta estera e
di oro appartenenti ai governi di Russia e Venezuela siano giustificati dalla
legge e dal sistema morale. Ci sono anche i sequestri dei beni e delle
proprietà di singoli russi, ancora una volta presumibilmente giustificati da
una qualche malvagità intrinseca nel loro essere russi. E di nuovo: se le
premesse che sono alla base fossero dichiarate apertamente, verrebbero
totalmente rifiutate in quanto illegali e criminali, come un comportamento
totalmente privo di fondamento legale. Ma le premesse non vengono dichiarate
apertamente e non ci vengono forniti i fatti: ci lasciano quindi soli
nell’unire i puntini e concludere che tutti i russi "meritano"
questo.
Non è
possibile separare gli Stati Uniti dall'Europa in termini di propaganda, poiché
tutto ha origine da un'unica fonte nella City di Londra e tutti i media del
mondo, soprattutto nei Paesi occidentali, sono di proprietà dello stesso
piccolo gruppo di persone che stanno semplicemente seguendo delle istruzioni.
Gli Stati Uniti spiccano perché sono l'economia più grande, con l'esercito e il
Dipartimento di Stato di gran lunga più grandi, e perché gli Stati Uniti si
distinguono nell’auto-promozione di essere il più grande Paese e il poliziotto
del mondo. Ma tutto ciò che accade negli Stati Uniti e in Europa è coordinato,
e viene letto dallo stesso copione. Paesi come la Russia e la Cina sono per lo
più irrilevanti in tutto questo. Ogni "propaganda" che utilizzano è
destinata solo al pubblico interno e difficilmente si qualifica come propaganda
perché sono pesantemente sotto attacco e si stanno semplicemente difendendo.
Sono l'Occidente, gli Stati Uniti e l'Europa, a condurre interamente campagne
di propaganda a livello mondiale.
Oggi una delle
caratteristiche principali della propaganda è il controllo quasi totale
dell'informazione che esiste in Occidente. Un gruppo di persone che condividono
la stessa agenda può fare propaganda sulla maggior parte della popolazione
occidentale senza che nessuno si renda conto che sta accadendo qualcosa di
insolito. I media mainstream di tutti i Paesi occidentali, quasi interamente di
proprietà o controllati di Ebrei, fanno eco a questi sentimenti e questa
disinformazione raggiunge un pubblico occidentale molto vasto. E Google,
essendo un uovo dello stesso nido, crea un algoritmo che seleziona solo
determinati articoli e documenti, nascondendo nelle ricerche tutte le
informazioni. Il risultato è che chiunque voglia fare una ricerca su un
argomento otterrà solo la propaganda. Per contribuire a tutto questo, i social
media occidentali come Facebook e Twitter cancellano, sopprimono o bannano del
tutto la verità degli eventi in quanto "disinformazione". E nessuno
si renderà conto che ciò sta accadendo.
Lo stesso vale
per tutti i grandi temi di attualità. Lo si sta facendo oggi con il conflitto
tra Russia e Ucraina, compresa la distruzione del gasdotto Nord Stream. È stato
fatto nello stesso modo con tutti i fatti sul COVID, nascondendo gli effetti
dannosi delle iniezioni con la proteina spike mRNA che vengono pubblicizzate
come "vaccini". Lo si sta facendo oggi in molti altri settori: di
questi forse il più notevole è l'improvvisa spinta verso l'LGBTQ+ e l'enfasi
sulla selezione di genere a partire dalla scuola materna. Un altro argomento
spaventoso è l'adozione silenziosa da parte di tutte le nazioni occidentali del
suicidio assistito. In questi casi, i genitori vengono eliminati dal circuito
dell'informazione, mentre scuole e insegnanti hanno improvvisamente il diritto
legale di incoraggiare il cambiamento di sesso nei bambini senza avvisare i
genitori, o ragazzi di soli 10 anni che ora hanno il diritto legale di richiedere
il suicidio assistito con il divieto per i genitori di interferire.
Lo stesso si
sta facendo adesso per preparare le popolazioni occidentali alla Terza Guerra
Mondiale, con le incessanti campagne di odio condotte contro la Russia, la Cina
e l'Iran, e con tutti i media occidentali inondati di "notizie" false
e piene di odio deliberatamente fabbricate contro questi Paesi. È stato fatto
esattamente e precisamente nello stesso modo per condizionare le persone prima
delle due Guerre Mondiali. Il modello seguito è identico e quasi certamente
produrrà ancora una volta il risultato desiderato.
Un'altra
categoria è quella del Forum economico mondiale (WEF), che promuove il suo
mantra "non avrete nulla e sarete felici". Tutte queste e altre
ancora sono campagne di propaganda nascosta in atto oggi, ideate da un piccolo
gruppo di persone nella City di Londra e diffuse in tutto il mondo dal potere
dei media.
La propaganda
è diventata una sorta di forma d'arte, affinata alla perfezione attraverso una
lunga pratica e dall'esperienza dei suoi responsabili, e viene usata per
progettare ampi cambiamenti sociali, così come conflitti militari. È molto
importante per noi riconoscere che nessuna di tali questioni è
"accidentale" in alcun senso, né rappresenta uno sviluppo o
un'evoluzione sociale naturale. Al contrario, sono state tutte attentamente
pianificate e vengono eseguite con altrettanta attenzione.
Oggi i
problemi del mondo con la propaganda non sono così semplici come le bugie dei
nostri governi. In passato, la propaganda era sostenuta principalmente da
quella che abbiamo chiamato "moral suasion", utilizzando cioè
precetti di alto valore morale come manipolazione psicologica per spingere il
pubblico ad accettare i principi proposti. La situazione è cambiata. L'uso più
intenso della propaganda di oggi è associato a uno spaventoso aumento della
mentalità, chiaramente fascista, da "stato di polizia" nei governi
occidentali, il cui potere viene usato come "esecutore materiale"
della propaganda imposta alle loro popolazioni. I Paesi europei hanno avuto
molte esperienze di questo tipo, in particolare di sorprendente brutalità della
polizia nei confronti dei cittadini. Molte campagne di propaganda in atto oggi
sono soggette a una misura allarmante di questa modalità di applicazione. Con
l'iniziativa LGTBQ+, i genitori sono minacciati di azioni legali se si
oppongono agli sforzi del governo per "ri-definire" il sesso dei loro
figli.
Durante le
campagne di vaccinazione COVID, le persone sono state minacciate di essere
licenziate dal lavoro, di perdere i servizi sociali, persino di avere i loro
conti bancari congelati, come pressione per l'applicazione materiale. Ai medici
è stata revocata la licenza medica per aver osato mettere in discussione la
narrazione ufficiale del COVID. In Canada, durante la protesta
anti-vaccinazione di un gruppo di camionisti, il governo ha emanato una legge
che permetteva alla polizia di sequestrare e vendere i camion (del valore di
200.000 dollari ciascuno) per "contribuire a pagare i costi" della
protesta. A tutti i manifestanti che sono stati identificati, sono stati
congelati i conti bancari, impedendo loro di accedere ai contanti o al credito.
I fondi raccolti dal pubblico per aiutare i manifestanti, sono stati
sequestrati dal governo.
Tutto questo
avviene a sostegno della propaganda, per rendere la resistenza troppo gravosa
da sopportare. I governi hanno modificato drasticamente le loro tattiche: non
sembrano più interessati al fatto che il pubblico accetti o creda nella
propaganda ma a imporre il rispetto del comportamento desiderato, ricorrendo
sempre più spesso alla forza per garantire questa condiscendenza e facendolo
sempre più apertamente e senza esitazioni.
I mass media
sono sempre stati parte integrante di qualsiasi campagna di propaganda, il che
dimostra che i proprietari dei mezzi di comunicazione agiscono di concerto con
i propagandisti, il che è per definizione una "cospirazione". Anche
le tattiche dei media sono state modificate, con ciò che sembra essere una maggiore
forza nel loro fervore di condannare qualsiasi confutazione pubblica dei
principi della propaganda o delle azioni desiderate. La combinazione di decreti
governativi, leggi draconiane, polizia e altre violenze, e l'intensa pressione
dei media, creano una forza praticamente onnipotente, a cui sembra inutile
opporsi.
- (E.P.) -- Avendo quindi chiaro come e dove si muove la propaganda, puoi darci i tuoi consigli per “sopravvivere” alla propaganda stessa e ai grandi cambiamenti nelle nostre vite che sta sostenendo?
(L.R.) -- In primo luogo, dobbiamo
comprendere che qualsiasi argomento di cronaca, anche un grave disastro come la
fusione del reattore giapponese di Fukushima, appare nelle notizie solo per
pochi giorni prima di lasciare il posto ad altri eventi più attuali. Ogni volta
che un argomento appare sui mass media con una frequenza e per un periodo
prolungati, è la prova prima facie che si tratta di una campagna di
propaganda pianificata contro di noi. Lo dovete capire.
Poi,
chiedetevi se siete d'accordo con ciò che la propaganda propone o con la
direzione verso cui vi spinge. Pensate davvero che sia necessario fare sfilate
pubbliche (che vedono tra i partecipanti il vostro Primo Ministro) per
"celebrare" l'incesto, la sodomia, la bestialità, il sesso con bambini
piccoli, come "preferenze" sociali? Il vostro Paese organizza sfilate
per "celebrare" l'attività eterosessuale? Siete d'accordo sul fatto
che gli insegnanti debbano essere in grado di cambiare sesso ai bambini senza
che i genitori lo sappiano? Credete davvero che gli alimenti geneticamente
modificati siano sicuri? Avete davvero un motivo per odiare russi e cinesi al
punto da volerli uccidere tutti? Volete davvero che il vostro Paese sia pieno
di stranieri che non condividono la vostra cultura, le vostre convinzioni o i
vostri valori? Volete davvero non avere nulla ed essere felici?
Fate sapere al
vostro governo e ai media che riconoscete ciò che stanno facendo e che vi
rifiutate di accettare la loro direzione. Le proteste di piazza possono essere fermate
con la violenza della polizia ma nessuno può fermare un ampio pubblico che
rifiuta di farsi fare il lavaggio del cervello.
***
I suoi scritti
sono stati tradotti in 32 lingue e i suoi articoli sono stati pubblicati su
oltre 150 siti web di notizie e politica in lingua straniera in più di 30
Paesi, oltre che su più di 100 piattaforme in lingua inglese. Larry Romanoff è un consulente di
management e uomo d'affari in pensione. Ha ricoperto posizioni dirigenziali in società di
consulenza internazionali ed è stato proprietario di un'azienda di
import-export internazionale. È stato visiting professor presso la Fudan
University di Shanghai, presentando casi di studio sugli affari internazionali
alle classi EMBA senior.
Romanoff vive
a Shanghai e sta scrivendo una serie composta da dieci libri che riguardano in
generale la Cina e l'Occidente. È uno degli autori della nuova antologia di
Cynthia McKinney “When China Sneezes” ["Quando la Cina starnutisce"]
(Cap. 2 - Trattare con i demoni).
Il suo
archivio completo può essere consultato all'indirizzo
https://www.bluemoonofshanghai.com/0e https://www.moonofshanghai.com/
Può essere
contattato a:
2186604556@qq.com
*
Note
[1] Democracy, the Most Dangerous Religion
https://www.bluemoonofshanghai.com/wp-content/uploads/2023/07/Democracy-The-Most-Dangerous-Religion.pdf
[2] Democracy, the Most Dangerous Religion
https://www.bluemoonofshanghai.com/wp-content/uploads/2023/07/Democracy-The-Most-Dangerous-Religion.pdf
[3] Bernays and Propaganda
https://www.bluemoonofshanghai.com/wp-content/uploads/2022/10/BERNAYS-AND-PROPAGANDA-.pdf
[4] Propaganda ela Propaganda Media
https://www.bluemoonofshanghai.com/wp-content/uploads/2022/07/ITALIANO-BERNAYS-E-LA-PROPAGANDA.pdf
[5] Kamila Valieva - The World's Ice Angel
https://www.bluemoonofshanghai.com/wp-content/uploads/2022/02/Kamila-Valieva-Feb-20-2.pdf
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©Larry Romanoff, Moon of Shanghai, Blue Moon of Shanghai, 2023